GOODBYE, MOTHER - HANIF KUREISHI - BOMPIANI

E' appena uscito il film, non l'ho visto, ma mi ha incuriosito il tema: di qui la lettura. Più una sensazione di disagio che una vera e propria lettura; il libro è brevissimo. Gli anziani, presenza inquietante intorno a noi, hanno un loro modo di farci pensare a noi stessi e, forse proprio per questo, la loro vicinanza ci mette in crisi. Non sono loro la causa delle nostre crisi, e in fondo in fondo lo sappiamo, ma il fatto è che li consideriamo in un certo modo e che da una certa età in poi ci proiettiamo psicologicamente in loro. Proviamo tenerezza, a volte fastidio nei loro confronti. Subito dopo, spesso, senso di colpa.
L'autore destabilizza ancor di più lo stereotipo dell'anziano nella nostra società e lo fa mostrandoci una donna anziana portatrice di un'emozione ed un desiderio che, secondo i nostri canoni, non dovrebbe avere: non si tratta del desiderio sessuale e sarebbe troppo facile tradurlo così. Si tratta di un desiderio sconvolgente, quello di essere felice.

Recensione di Sandra Rebecchi